Il fascino del marchio 'American Apparel'
Il grande marchio di abbigliamento americano 'American Apparel' è senza dubbio un motore potente per la 'rivoluzione hipster' che sta investendo gli Stati Uniti e con essi gran parte del mondo occidentale, o almeno è evidentemente colui che veste i 'rivoluzionari'. Oltre allo stile vero e proprio, spesso colpisce la politica dell'azienda, che si proclama contraria alle fabbriche alienanti dove vengono prodotti di solito molti componenti d'abbigliamento (spesso prodotti in cina o in paesi in via di sviluppo e assemblati successivamente in occidente per avere il 'Made in Italy' o il 'Made in France') e questa presa di posizione influenza l'acquisto di molti giovani che vogliono vestirsi bene senza andare il contrasto con la loro etica.
La loro fabbrica principale si trova infatti nel downtown di Los Angeles. Al
lla base del loro processo manufatturiero c'è l'idea che i lavoratori devono ricevere una retribuzione coerente con il loro lavoro. Si tratta inoltre di una grande risorsa per il lavoro negli Stati Uniti, dove molte aziende hanno deciso di delegare la produzione a zone del mondo in cui il costo del lavoro è decisamente più basso.
Certo la manodopera americana non è a buon mercato paragonata a altri mercati esteri, ma a lungo andare la politica del lavoro ben retribuito e 'made in USA' può risultare premiante dato che si tratta di uno dei capisaldi del nuovo movimento hipster. D'altra parte l'azienda provvede a produrre capi per ogni occasione, dall'abbigliamento casual e colorato, ai costumi da bagno, fino ad alcuni pezzi che non sfigurerebbero in un party a Hollywood; e dopo il successo immediato in California, e in tutti gli Stati Uniti, si sta diffondendo in tutto il mondo.
La loro fabbrica principale si trova infatti nel downtown di Los Angeles. Al
lla base del loro processo manufatturiero c'è l'idea che i lavoratori devono ricevere una retribuzione coerente con il loro lavoro. Si tratta inoltre di una grande risorsa per il lavoro negli Stati Uniti, dove molte aziende hanno deciso di delegare la produzione a zone del mondo in cui il costo del lavoro è decisamente più basso.
Certo la manodopera americana non è a buon mercato paragonata a altri mercati esteri, ma a lungo andare la politica del lavoro ben retribuito e 'made in USA' può risultare premiante dato che si tratta di uno dei capisaldi del nuovo movimento hipster. D'altra parte l'azienda provvede a produrre capi per ogni occasione, dall'abbigliamento casual e colorato, ai costumi da bagno, fino ad alcuni pezzi che non sfigurerebbero in un party a Hollywood; e dopo il successo immediato in California, e in tutti gli Stati Uniti, si sta diffondendo in tutto il mondo.